domenica 8 giugno 2008

Appello a Fermenti Democratici

Cari giovani democratici,

abbiamo bisogno di muoversi. Subito e in tutta Italia. Non possiamo più aspettare, non possiamo più raccontare che la prossima settimana è quella buona. C'è bisogno di un regolamento rapidamente. Non possiamo far passare altri mesi cercando le regole, perché è già troppo tardi adesso. Se perdiamo mesi dietro il contenitore, per poi magari rincorrere i contenuti, nasciamo già vecchi.
In provincia di Siena stiamo lavorando. Ci sono tantissimi ragazzi e tantissime ragazze sia provenienti dalle precedenti esperienze di giovanili, sia nuovi, che aspettano solo di avere un quadro in cui definirsi. E sinceramente più passa il tempo, più è difficilmente giustificabile che questo manchi.
Una giovanile del Partito Democratico deve nascere come una scommessa nuova. Una scommessa in particolare sul mondo delle scuole e delle università. E per improntare un lavoro serio in questi ambiti dobbiamo lavorare fin da subito, da giugno. Per non dover rincorrere a settembre o ad ottobre.
Intanto, credo sia appunto prioritario lavorare, lanciare campagne, coinvolgere. Perché tutto il patrimonio di partecipazione che abbiamo visto il 14 ottobre e durante le elezioni non sia disperso.
Dobbiamo creare gli spazi, poi, per discutere e formare. C'è un'emergenza culturale in Italia, della quale il voto delle ultime politiche è solo l'ultima manifestazione. Dobbiamo essere capaci di stare con serietà ed impegno su temi quali l'immigrazione, l'integrazione, i diritti, la scuola pubblica... Insomma, dobbiamo essere capaci di proporre ai nostri coetanei, e in particolare ai "giovanissimi", una diversa idea di società possibile.
Anche per questo abbiamo organizzato una Festa dei Giovani Democratici di 9 giorni. In cui discutere, confrontarsi, proporre. Questo si inserisce in un vero e proprio fermento che non si limita solo alla provincia di Siena, ma che pervade la Toscana. E la bella assemblea del 7 giugno lo ha dimostrato. Non possiamo permetterci di attendere ancora. Non se ne capirebbero i motivi reali.

Niccolò Guicciardini

Nessun commento: